Il divario nell'orientamento: EIC Accelerator Fase 3 Preparativi per l'intervista
Il processo di candidatura per il programma Acceleratore European Innovation Council (EIC) è un viaggio sfaccettato, in cui ogni fase è progettata per avvicinare le startup innovative e le piccole e medie imprese (PMI) a ricevere finanziamenti cruciali. Tuttavia, esiste una notevole discrepanza nel supporto fornito ai candidati nelle diverse fasi, in particolare tra la fase 2 (coaching aziendale) e la fase 3 (fase del colloquio). Questa disparità non solo influisce sulla preparazione dei richiedenti, ma mette anche in discussione l’efficienza complessiva del processo. La lacuna nell'orientamento: fase 3 Preparazione al colloquio Mancanza di supporto strutturato Nella fase 3 del processo EIC Accelerator, i candidati vengono invitati a un colloquio, una fase cruciale in cui presentano la propria innovazione e il piano aziendale a un gruppo di esperti. Sorprendentemente, vi è una significativa mancanza di orientamento formale o di coaching strutturato a disposizione dei candidati per prepararsi a questo passaggio critico. Questa assenza di supporto è in netto contrasto con il coaching aziendale offerto nella fase 2, lasciando i candidati a gestire le complessità del processo di colloquio in gran parte da soli. L'importanza di un'efficace preparazione al colloquio La fase del colloquio è fondamentale per i candidati, poiché rappresenta un'opportunità per dare vita alle loro proposte scritte e convincere la giuria della validità del loro progetto. Capacità di comunicazione efficaci, chiarezza nel presentare il modello di business e capacità di rispondere a domande stimolanti sono componenti essenziali di una presentazione di successo. Senza una guida o un coaching adeguati, molti candidati potrebbero trovarsi impreparati per questa situazione ad alto rischio. Fase 2 Coaching: soddisfa le esigenze dei candidati? Coaching aziendale e competenza di scrittura concessa Nella fase 2, il programma EIC Accelerator fornisce coaching aziendale ai candidati, concentrandosi sullo sviluppo aziendale e sulle strategie di crescita. Tuttavia, un punto critico di controversia è la mancata corrispondenza percepita tra il coaching offerto e le effettive esigenze dei candidati. Molti di questi coach, pur essendo esperti in strategie aziendali, non hanno esperienza nello specifico della stesura di proposte di sovvenzione di successo. Questa discrepanza può lasciare i candidati impreparati di fronte alla complessità dei requisiti e delle aspettative di EIC Accelerator. Una proposta per l'efficienza: concentrarsi sul coaching della Fase 3 Ripensare la strategia di coaching Per migliorare l'efficacia e la pertinenza del supporto fornito, sarebbe più vantaggioso allocare risorse verso il coaching per la preparazione al colloquio della Fase 3. Questo cambiamento garantirebbe che i candidati ricevano una guida mirata su come comunicare in modo efficace la loro visione, rispondere alle potenziali domande del panel e presentare i loro progetti nel modo più convincente. I vantaggi del coaching della fase 3 Maggiore preparazione: il coaching su misura per la fase del colloquio fornirebbe ai candidati le competenze e la sicurezza necessarie per eccellere nelle loro presentazioni. Aumento del tasso di successo: i candidati più preparati potrebbero portare a un tasso di successo più elevato nell’ottenere finanziamenti, a tutto vantaggio del panorama dell’innovazione dell’UE. Ottimizzazione delle risorse: reindirizzare le risorse di coaching dove sono più necessarie comporterebbe un utilizzo più efficiente delle risorse di EIC Accelerator. Conclusione L'attuale struttura del programma EIC Accelerator, con la sua attenzione al coaching aziendale nella Fase 2 e la mancanza di preparazione formale al colloquio nella Fase 3, appare disallineata rispetto alle esigenze dei candidati. Uno spostamento strategico verso la fornitura di coaching mirato per la fase del colloquio potrebbe migliorare in modo significativo la preparazione dei richiedenti e migliorare l’efficienza complessiva del processo di finanziamento. Un tale cambiamento non solo andrebbe a vantaggio dei candidati, ma si allineerebbe anche più strettamente con l’obiettivo del CEI di promuovere progetti innovativi e di grande impatto in tutta Europa.